Il bla bla stanco e rabbioso di chi è deluso ma non sa come intervenire. La chiacchiera piatta e fiaccante degli stanchi quando si incontrano. Di cosa parliamo quando ci rivolgiamo alla lamentela?
Il bla bla stanco e rabbioso di chi è deluso ma non sa come intervenire. La chiacchiera piatta e fiaccante degli stanchi quando si incontrano. Di cosa parliamo quando ci rivolgiamo alla lamentela?
Scrisse William Blake, il grande poeta inglese, che il bambino è padre dell’uomo.
Da dove nascono gli otto vizi capitali che abbiamo faticosamente esplorato? Hanno qualcosa in comune? Anche una soluzione?
Vano. Vuoto. Privo di senso. Inutile. Lontano dall'essenza. Apparente. Superficiale.
Cos'è l'accidia se non un'acuta forma di depressione? Perché agire, se tutti i nostri sforzi non hanno senso? Perché rischiare, se il traguardo è irraggiungibile? Perché il mondo, a un certo punto, ci diventa noioso e stanco?
La stanchezza disperante e angosciosa di chi non trova motivo per alzarsi dal letto, per uscire alla vita, per darsi da fare: oggi esploriamo l'accidia come malattia filosofica ed esistenziale, al di là delle comuni idee sulla pigrizia.
La voracità del goloso nasce da un senso di vuoto, dalla paura della scarsità.
Qual è la differenza tra "sfamarsi", "nutrirsi" e "mangiare"? E allora "divorare"? Il cibo è oggetto o persona?
Un avaro incontra il mare, il profondo mare che tutto inghiotte, e perde se stesso.
Può essere sottile e mascherarsi, ma l'avarizia è dietro a molte delle nostre peggiori scelte, soprattutto quelle che ci fanno perdere occasioni che rimpiangeremo per sempre.